Storia

A sud ovest di Saluzzo, dove la valle percorsa dal torrente Bronda si allarga nella pianura, si innalza il Castello di Castellar su un poggio
“ove si respira un’aria sanissima e si gode di uno spazioso orizzonte”

G.Casalis, dizionario degli Stati di Sua Maestà il Re di Sardegna, Torino.

Il castello si trova nel comune di Castellar, provincia di Cuneo, a cinque chilometri dalla città di Saluzzo, capitale dell’omonimo marchesato.
Il castello fu costruito nel XIV secolo a scopo difensivo su una grande zona rocciosa che sovrasta la Valle Bronda.
Venne fatto edificare dal marchese Tommaso II di Saluzzo il cui figlio Azzone, dal quale ebbe origine il ramo della famiglia dei Conti Saluzzo di Paesana e Castellar, lo ingrandì e lo destino a dimora perenne.
Dal 1300 al 1940 fu sempre posseduto ed abitato da questa famiglia, che sul finire del secolo XIX ereditò il titolo di Marchesi di Saluzzo.
Attualmente è di proprietà della famiglia Aliberti.
Il Castello di Castellar fu nei secoli ampliato ed abbellito, fino a giungere ai giorni nostri ”vestito” di struttura medievale, essendo stato ristrutturato, sul finire del XIX secolo su progetto elaborato dallo studio dell’architetto Dandrade.
Ridotato del ponte lavatoio, delle quattro torri d’angolo, del mastio centrale e delle merlature ghibelline, il castello si presenta con la struttura più consona e adatta ad una roccaforte medievale quale era.
L’interno è suddiviso in ampi saloni, la maggior parte dei quali affrescati e dotati di soffitti a cassettoni riccamente dipinti.
Le due gallerie centrali, una al primo piano e l’altra al secondo, separano i saloni.
Nel Salone del Risorgimento Italiano è contenuta una collezione di rari cimeli storici militari, armi e uniformi riguardanti il Risorgimento e l’Unità d’Italia.
Fa da cornice al castello un giardino a terrazzo di 600 mq contornato da muro merlato, che ben si adatta a ricevere manifestazioni ed eventi.

Lascia un commento